Valle dell'Inferno
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nuni081
Nola, Italy1,193 contributions
Jun 2018 • Couples
la Valle dell'Inferno è una delle passeggiate più belle del parco Nazionale del Vesuvio, percorso non troppo turistico ma ne vale la pena
Written 22 June 2018
This review is the subjective opinion of a Tripadvisor member and not of Tripadvisor LLC. Tripadvisor performs checks on reviews as part of our industry-leading trust & safety standards. Read our transparency report to learn more.
Bruno C
Pomigliano d'Arco, Italy219 contributions
Apr 2018 • Friends
Il 2 aprile ho fatto il percorso nella Valle dell’inferno all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.
Uno dei momenti più attesi dell’anno è sicuramente la Pasqua, che trascina con se gli ultimi lembi dell’inverno e ci accoglie con i suoi profumi primaverili, i dolci prelibati e le tradizioni radicate e così varie da zona a zona.
E’anche il momento della ricongiunzione con la natura, la voglia di uscire all’area aperta e visitare le zone naturali.
Negli anni, però, con il progressivo allontanamento dell’uomo dalla natura, il fenomeno si è spesso trasformato e molte sono diventate le persone che si avventurano in natura senza però amarla, ma piuttosto sfregiandola, sporcandola e spesso vandalizzandola. Ecco perché è importante fare un passo indietro, tornare ai momenti dove immergersi nella natura era una cosa naturale e, soprattutto, quando essa stessa era ancora considerata dai più la “mamma Terra”, da visitare con rispetto e amore.
Il sentiero che parte da quota 970m e si distende alternando tratti in discesa a tratti pianeggianti. Per la natura del tracciato, risulta essere il percorso ideale per osservare la tipica struttura geologica del vulcano-strato a recinto del Somma-Vesuvio. La Valle dell’Inferno separa il Monte Somma dal vulcano più giovane, il Vesuvio, ed è in parte invasa dalle lave delle eruzioni del ‘900, colonizzate dal lichene Stereocaulon vesuvianum.
La visita alla Valle dell’Inferno è una suggestiva passeggiata alla scoperta del lato orientale del Somma-Vesuvio, in cui è possibile vivere l’imponenza dei due vulcani, osservando dal basso il Monte Somma ed il Vesuvio. Dopo essere scesi nella Valle, dal versante di Ercolano, si raggiungono prima l’Arena e l’Arco naturale e poi i Cognoli di Levante, sui quali è posta la più bella formazione di lava “a corda” del Vesuvio, incise da una profonda frattura, in cui vivono numerose specie di felce e al cui interno è possibile entrare, proprio come se ci trovassimo, nelle viscere della Terra!
Uno dei momenti più attesi dell’anno è sicuramente la Pasqua, che trascina con se gli ultimi lembi dell’inverno e ci accoglie con i suoi profumi primaverili, i dolci prelibati e le tradizioni radicate e così varie da zona a zona.
E’anche il momento della ricongiunzione con la natura, la voglia di uscire all’area aperta e visitare le zone naturali.
Negli anni, però, con il progressivo allontanamento dell’uomo dalla natura, il fenomeno si è spesso trasformato e molte sono diventate le persone che si avventurano in natura senza però amarla, ma piuttosto sfregiandola, sporcandola e spesso vandalizzandola. Ecco perché è importante fare un passo indietro, tornare ai momenti dove immergersi nella natura era una cosa naturale e, soprattutto, quando essa stessa era ancora considerata dai più la “mamma Terra”, da visitare con rispetto e amore.
Il sentiero che parte da quota 970m e si distende alternando tratti in discesa a tratti pianeggianti. Per la natura del tracciato, risulta essere il percorso ideale per osservare la tipica struttura geologica del vulcano-strato a recinto del Somma-Vesuvio. La Valle dell’Inferno separa il Monte Somma dal vulcano più giovane, il Vesuvio, ed è in parte invasa dalle lave delle eruzioni del ‘900, colonizzate dal lichene Stereocaulon vesuvianum.
La visita alla Valle dell’Inferno è una suggestiva passeggiata alla scoperta del lato orientale del Somma-Vesuvio, in cui è possibile vivere l’imponenza dei due vulcani, osservando dal basso il Monte Somma ed il Vesuvio. Dopo essere scesi nella Valle, dal versante di Ercolano, si raggiungono prima l’Arena e l’Arco naturale e poi i Cognoli di Levante, sui quali è posta la più bella formazione di lava “a corda” del Vesuvio, incise da una profonda frattura, in cui vivono numerose specie di felce e al cui interno è possibile entrare, proprio come se ci trovassimo, nelle viscere della Terra!
Written 4 June 2018
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Giuseppe C
Casoria, Italy702 contributions
Oct 2016 • Friends
Con piacere noto qui la presenza di questo percorso!
L'anno scorso ne ho percorso circa la meta', e l'ho trovato davvero bello!
Parcheggiata l'auto fin su Via valle delle delizie ad Ottaviano (piccolo slargo nei pressi del ristorante Villa Giovanna), si percorre in salita la parte iniziale del percorso, dapprima un tratto asfaltato, successivamente sterrato. Diversi tornanti in pendenza, strada ampia ma un po' di fatica si fa sentire.
Possibilita' di una piccola pausa allo slargo denominato Largo Prisco, si prosegue quindi sul sentiero 1 sulla sinistra (rispetto al punto di ingresso nello slargo. andando a destra si va verso il sentiero 2, il tutto era comunque indicato.).
Un bel tratto piacevole con poca pendenza, abbastanza panoramico sulle cittadine vesuviane (credo Torre Annunziata), molte ginestre in periodo primaverile.
Si giunge quindi alla tappa intermedia (che dovrebbe essere denominata ginestreto/slargo della legalita'), spettacolare per panorama piu' ampio sul versante torrese/mare ma soprattutto per la vista sul Vesuvio colorato da ginestre!
C'è della vegetazione circolare (pini ricordo..) con delle panchine per una bella sosta ombrosa.
A questo punto ho percorso solo alcuni tratti iniziali del resto del tragitto, molto suggestivi, vegetazione fitta.
Spero di ritornarci per percorrere l'intero sentiero.
Consigliato! Per la parte percorsa non ho incontrato nessuna difficolta'(non ci sono strapiombi o altro che possa mettere in crisi chi soffre di vertigini), se non la fatica per la (abbastanza lunga) parte iniziale in salita.
Sperando che il sentiero sia ancora ben curato come quando l'ho percorso, se non ancor più, come meriterebbe
L'anno scorso ne ho percorso circa la meta', e l'ho trovato davvero bello!
Parcheggiata l'auto fin su Via valle delle delizie ad Ottaviano (piccolo slargo nei pressi del ristorante Villa Giovanna), si percorre in salita la parte iniziale del percorso, dapprima un tratto asfaltato, successivamente sterrato. Diversi tornanti in pendenza, strada ampia ma un po' di fatica si fa sentire.
Possibilita' di una piccola pausa allo slargo denominato Largo Prisco, si prosegue quindi sul sentiero 1 sulla sinistra (rispetto al punto di ingresso nello slargo. andando a destra si va verso il sentiero 2, il tutto era comunque indicato.).
Un bel tratto piacevole con poca pendenza, abbastanza panoramico sulle cittadine vesuviane (credo Torre Annunziata), molte ginestre in periodo primaverile.
Si giunge quindi alla tappa intermedia (che dovrebbe essere denominata ginestreto/slargo della legalita'), spettacolare per panorama piu' ampio sul versante torrese/mare ma soprattutto per la vista sul Vesuvio colorato da ginestre!
C'è della vegetazione circolare (pini ricordo..) con delle panchine per una bella sosta ombrosa.
A questo punto ho percorso solo alcuni tratti iniziali del resto del tragitto, molto suggestivi, vegetazione fitta.
Spero di ritornarci per percorrere l'intero sentiero.
Consigliato! Per la parte percorsa non ho incontrato nessuna difficolta'(non ci sono strapiombi o altro che possa mettere in crisi chi soffre di vertigini), se non la fatica per la (abbastanza lunga) parte iniziale in salita.
Sperando che il sentiero sia ancora ben curato come quando l'ho percorso, se non ancor più, come meriterebbe
Written 13 September 2017
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GdN80100
Naples, Italy1,549 contributions
Apr 2016 • Friends
Partenza da Ottaviano, da via Ottaviano Augusto, ingresso libero. La Valle dell'Inferno rappresenta una delle più suggestive passeggiate del complesso vulcanico Somma-Vesuvio, osservando dal basso il Monte Somma e il Vesuvio.
Il sentiero nel primo tratto si sviluppa in una pineta. Raggiunto il Largo dedicato al finanziere Angelo Prisco, si prosegue a sinistra su un tratto agevole.
Proseguendo si incontra un tratto a pendenza variabile che attraversa una macchia a ginestre, al cui termine è posta la meta intermedia.
Si imbocca in salita il percorso della Strada Matrone e al bivio, si prosegue lungo uno sterrato che fiancheggia le pendici del Vesuvio. Intrapresa in discesa una deviazione sulla destra si entra nella Valle dell'Inferno. Si giunge così presso “il Taglio”, una fenditura creatasi all’interno della colata di lava del 1929 che scese verso Terzigno. La lava di questa colata è detta “a corda”, perchè ha una forma simile a quella delle grosse cime di navi, arrotolate e sovrapposte. In un punto, inoltre, la forma ritorta della lava prende le sembianze di un trono che domina le vallate sottostanti. Il “trono” è chiamato “il salto della Poiana”. Il percorso è circolare, perchè attraverso una serie di saliscendi si ritorna al punto di partenza.
Il sentiero nel primo tratto si sviluppa in una pineta. Raggiunto il Largo dedicato al finanziere Angelo Prisco, si prosegue a sinistra su un tratto agevole.
Proseguendo si incontra un tratto a pendenza variabile che attraversa una macchia a ginestre, al cui termine è posta la meta intermedia.
Si imbocca in salita il percorso della Strada Matrone e al bivio, si prosegue lungo uno sterrato che fiancheggia le pendici del Vesuvio. Intrapresa in discesa una deviazione sulla destra si entra nella Valle dell'Inferno. Si giunge così presso “il Taglio”, una fenditura creatasi all’interno della colata di lava del 1929 che scese verso Terzigno. La lava di questa colata è detta “a corda”, perchè ha una forma simile a quella delle grosse cime di navi, arrotolate e sovrapposte. In un punto, inoltre, la forma ritorta della lava prende le sembianze di un trono che domina le vallate sottostanti. Il “trono” è chiamato “il salto della Poiana”. Il percorso è circolare, perchè attraverso una serie di saliscendi si ritorna al punto di partenza.
Written 3 April 2016
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MaGaLaGi
Naples, Italy15 contributions
Aug 2024 • Solo
The route is very beautiful and suggestive. The first part up to wide of the legality is very easy, then it becomes a little more challenging. Overall the route is as long as widely marked.
The landscapes are suitable for those who love nature. Beautiful rope lava flows.
Negative note: the reporting is absolutely not up to scratch. I don't understand why we can't do better.
One for all: as indicated on the map, at largo Angelo Prisco you separate the two paths 1 and 2, on the right you go on the path 2 (blue) on the left on that 1 (yellow) ... but the roads that open are three!!!... where does the third street lead? Why is the road not forbidden/barred/marked?
The same could be said for the sake of legality. From the map it looks like a crossroads but it is not.
The usual maps with the words “I am here” are missing along the way (to always give you the certainty of where you are)
The route is marked with a few (and useful) poles stuck in the ground with the color of the route ... there are too few ... at every possible junction should always be marked the road to follow
In short, the signage is minimal and not always clear
The site reports that the report is being redone... but it is not true .. it has been so for years
The landscapes are suitable for those who love nature. Beautiful rope lava flows.
Negative note: the reporting is absolutely not up to scratch. I don't understand why we can't do better.
One for all: as indicated on the map, at largo Angelo Prisco you separate the two paths 1 and 2, on the right you go on the path 2 (blue) on the left on that 1 (yellow) ... but the roads that open are three!!!... where does the third street lead? Why is the road not forbidden/barred/marked?
The same could be said for the sake of legality. From the map it looks like a crossroads but it is not.
The usual maps with the words “I am here” are missing along the way (to always give you the certainty of where you are)
The route is marked with a few (and useful) poles stuck in the ground with the color of the route ... there are too few ... at every possible junction should always be marked the road to follow
In short, the signage is minimal and not always clear
The site reports that the report is being redone... but it is not true .. it has been so for years
Automatically translated
Written 21 August 2024
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Giovanni D.C.
Naples, Italy98 contributions
Jun 2022
Una passeggiata da fare come vuoi e con chi vuoi... tante le possibilità per godere di questi meravigliosi sentieri: a piedi, un bicicletta, a cavallo. E bello in solitudine, in coppia, con amici, con il cane. Unico vincolo: ricordarsi sempre di rispettare la natura!
Written 26 July 2022
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tony b
5,207 contributions
Aug 2021 • Friends
Un percorso fantastico a dir poco emozionante .
Di difficoltà media è ben attraversabile.
E a tratti lo sguardo si perde nell'incanto di panorami bellissimi!
Da fare !
Di difficoltà media è ben attraversabile.
E a tratti lo sguardo si perde nell'incanto di panorami bellissimi!
Da fare !
Written 8 August 2021
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Kerik07
Milan, Italy10,356 contributions
Jul 2021
Sentiero sulle pendici del Vesuvio, molto meno battuto e meno famoso, di quello che porta fino al cratere principale del Vesuvio, però molto bello anche lui.
Written 1 August 2021
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Alessio S
Naples, Italy71 contributions
Jun 2018 • Friends
Sentiero bello però non molto turistico ci sono stato di sabato e ho beccato pochissime persone, il percorso e di difficoltà alta solo per la sua lunghezza e pendenza però come camminata è molto stabile. Come paesaggi ci sono solo alcune zone da fotografare perché è molto ricoperta da alberi.
Written 19 June 2018
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giannioriolo
Bussero, Italy10 contributions
May 2018 • Family
recensione piu che positiva, anche se il tempo non ci ha aiutato, ha piovuto proprio nel giorno della processione
Written 26 May 2018
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Ciao,
c'è un percorso alternativo(non da Ottaviano) per percorrere la valle dell'inferno e giungere alla tappa intermedia? (ginestreto/slargo legalita')
Lo chiedo per capire se ripetere il percorso da Ottaviano (via valle delle delizie), oppure se si può partire da altra zona per percorrere la restante parte del sentiero (che non ho percorso da Ottaviano fino alla tappa intermedia).
In caso di partenza da altra zona, il percorso è comunque agevole o ci sono tratti impegnativi/che presentano difficolta' ?
Grazie!
Written 13 September 2017
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