Necropoli dei Tre Ponti
Necropoli dei Tre Ponti
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2 reviews
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Vinnietravel
Rome, Italy5,815 contributions
Oct 2022
Bellissimo luogo da abbinare alla visita dei luoghi circostanti all'interno di un ambiente naturale particolare. NAtura e storia si uniscono in un armonia perfetta. Da non perdere !!!
Written 2 November 2022
This review is the subjective opinion of a Tripadvisor member and not of Tripadvisor LLC. Tripadvisor performs checks on reviews as part of our industry-leading trust & safety standards. Read our transparency report to learn more.
claudio d
Viterbo, Italy43,592 contributions
Nov 2020
Si tratta di sepolture di epoca romana (il periodo dovrebbe esser dal III secolo a.C al III d.C.) di natura rupestre costeggianti la via Amerina, importante arteria che collegava la Cassia con Amelia, attraversando un territorio molto aspro, e quindi superando gli ostacoli con ponti e tagliate nei banchi tufacei.
Come consuetudine degli antichi romani, le sepolture spesso affiancavano le strade e quando quest'ultime attraversavano banchi tufacei, le tombe erano scavate nella roccia della parete.
La necropoli dei Tre Ponti rappresenta la parte centrale di un complesso di sepolture chiamato "Necropoli meridionale di Falerii Novi", di cui la parte più settentrionale è denominata invece "Cavo degli Zucchi".
Considerato che talvolta nell'accezione di "Necropoli dei Tre Ponti" viene ricompresa anche quella di "Cavo degli Zucchi", che le 2 necropoli sono sostanzialmente contigue e che fanno parte di un medesimo più vasto complesso di sepolture, vengono in questo frangente valutate contestualmente.
Le sepolture presenti nella necropoli di Tre Ponti in senso stretto sono di tipo più rupestre (e possono benissimo essere confuse con tombe di tipo etrusco), perchè immerse completamente nella folta vegetazione (che in alcuni casi impedisce l'accesso ad alcune tombe); qui il basolato della via Amerina è quasi scomparso ma resta in piedi il fantastico ponte romano sul fosso Tre Ponti e i ruderi del ponte romano sul Rio Maggiore (dai resti si intuisce che non era da meno, per imponenza, con il ponte sul fosso tre Ponti); le tombe migliori sono poi quelle che si trovano dopo aver attraversato il Rio Maggiore e risalito il pendio, tombe a portico n.10 e 11, conosciute con il nome di Tomba della Regina. Non va poi taciuto il suggestivo ambiente naturale che si sviluppa lungo le sponde del Rio Maggiore.
La necropoli di Cavo degli Zucchi rende immediatamente evidente che ci si trova di fronte a necropoli di origini romane: una sequenza lunghissima di camere, loculi, arcosoli, colombari, ecc. che si snodano ininterrottamente su entrambi i lati della via Amerina che qui conserva ancora intatto il suo basolato. La visione, che appare peraltro all'improvviso, è davvero stupefacente.
L'accesso al sito può avvenire da Nepi/Civita Castellana (mediante la strada che collega queste 2 località) o da Faleri (piccolo centro sulla strada che collega Fabrica di Roma con Civita Castellana). Di seguito l'itinerario che faccio venendo da Nepi: prendo la SS 311 per Civita Castellana e dopo 5,5 km dalla rotonda di Nepi (che si trova nei pressi delle arcate dell'acquedotto), alla fine di un lungo rettilineo, si svolta a sx su una sterrata (ci sono comunque i cartelli); la sterrata la si percorre fino ad incontrare un bivio (sono circa 400 metri dalla SS 311), dove di solito parcheggio l'auto, in alcuni slarghi della strada; si deve proseguire a sx (io lo faccio a piedi, come detto, ma la strada non è messa proprio malissimo e si può, con cautela, percorrerla in auto: una volta si poteva arrivare solo al ponte romano sul fosso Tre Ponti distante 200 metri dal citato bivio, che era oggetto di lavori di consolidamento, ma adesso si può anche passare con l'auto sul ponte e percorrere ancora circa 200 metri, dopodiché si deve per forza lasciare l'auto perchè la strada si riduce ad uno stretto sentiero, sempre che si trovi lo spazio per parcheggiare).
Come detto, prendendo la strada di sx dal menzionato bivio (che non è altro che il tracciato della via Amerina) si arriva in circa 200 metri al ponte romano sul fosso Tre Pont; superato il ponte si prosegue sempre dritti finchè la sterrata diventa un sentiero e dopo poco tempo si arriva alla necropoli di Tre Ponti, con tombe a dx e a sx della strada che scende verso il Rio Maggiore. Se si prosegue sempre dritti sul tracciato della via Amerina si presenta l'ostacolo del ponte romano crollato sul Rio Maggiore: per attraversare quest'ultimo si deve scendere per un sentiero a dx dei resti del ponte e giunti sull'alveo del rio si noterà un ponticello fatto di tubi di ferro e assi di legno; attraversato il ponte si risale il pendio e si arriva subito alle tombe a portico n.11 e 10; seguendo ancora il sentiero per pochi metri si nota a sx la tomba 51 e fatta una svolta si giunge al rettilineo della via Amerina, con il basolato intatto e la sequela di tombe a dx e a sx (la citata necropoli di Cavo degli Zucchi).
La via Amerina prosegue poi, oltre la necropoli, verso Faleri Novi, dove, nei pressi del rio Calello (e del successivo rio Purgatorio), si possono osservare altre tombe.
Quando si è nei pressi del Rio Maggiore, se anzichè attraversare il corso d'acqua si prosegue il sentiero a dx (che costeggia la riva idrografica dx del rio) si può arrivare fino a Civita Castellana, in un ambiente naturale affascinante.
Per ulteriori dettagli rimando alla mia recensione del giugno 2016 sulla via Amerina (profilo censito su Trip sotto alla località di Civita Castellana).
Come consuetudine degli antichi romani, le sepolture spesso affiancavano le strade e quando quest'ultime attraversavano banchi tufacei, le tombe erano scavate nella roccia della parete.
La necropoli dei Tre Ponti rappresenta la parte centrale di un complesso di sepolture chiamato "Necropoli meridionale di Falerii Novi", di cui la parte più settentrionale è denominata invece "Cavo degli Zucchi".
Considerato che talvolta nell'accezione di "Necropoli dei Tre Ponti" viene ricompresa anche quella di "Cavo degli Zucchi", che le 2 necropoli sono sostanzialmente contigue e che fanno parte di un medesimo più vasto complesso di sepolture, vengono in questo frangente valutate contestualmente.
Le sepolture presenti nella necropoli di Tre Ponti in senso stretto sono di tipo più rupestre (e possono benissimo essere confuse con tombe di tipo etrusco), perchè immerse completamente nella folta vegetazione (che in alcuni casi impedisce l'accesso ad alcune tombe); qui il basolato della via Amerina è quasi scomparso ma resta in piedi il fantastico ponte romano sul fosso Tre Ponti e i ruderi del ponte romano sul Rio Maggiore (dai resti si intuisce che non era da meno, per imponenza, con il ponte sul fosso tre Ponti); le tombe migliori sono poi quelle che si trovano dopo aver attraversato il Rio Maggiore e risalito il pendio, tombe a portico n.10 e 11, conosciute con il nome di Tomba della Regina. Non va poi taciuto il suggestivo ambiente naturale che si sviluppa lungo le sponde del Rio Maggiore.
La necropoli di Cavo degli Zucchi rende immediatamente evidente che ci si trova di fronte a necropoli di origini romane: una sequenza lunghissima di camere, loculi, arcosoli, colombari, ecc. che si snodano ininterrottamente su entrambi i lati della via Amerina che qui conserva ancora intatto il suo basolato. La visione, che appare peraltro all'improvviso, è davvero stupefacente.
L'accesso al sito può avvenire da Nepi/Civita Castellana (mediante la strada che collega queste 2 località) o da Faleri (piccolo centro sulla strada che collega Fabrica di Roma con Civita Castellana). Di seguito l'itinerario che faccio venendo da Nepi: prendo la SS 311 per Civita Castellana e dopo 5,5 km dalla rotonda di Nepi (che si trova nei pressi delle arcate dell'acquedotto), alla fine di un lungo rettilineo, si svolta a sx su una sterrata (ci sono comunque i cartelli); la sterrata la si percorre fino ad incontrare un bivio (sono circa 400 metri dalla SS 311), dove di solito parcheggio l'auto, in alcuni slarghi della strada; si deve proseguire a sx (io lo faccio a piedi, come detto, ma la strada non è messa proprio malissimo e si può, con cautela, percorrerla in auto: una volta si poteva arrivare solo al ponte romano sul fosso Tre Ponti distante 200 metri dal citato bivio, che era oggetto di lavori di consolidamento, ma adesso si può anche passare con l'auto sul ponte e percorrere ancora circa 200 metri, dopodiché si deve per forza lasciare l'auto perchè la strada si riduce ad uno stretto sentiero, sempre che si trovi lo spazio per parcheggiare).
Come detto, prendendo la strada di sx dal menzionato bivio (che non è altro che il tracciato della via Amerina) si arriva in circa 200 metri al ponte romano sul fosso Tre Pont; superato il ponte si prosegue sempre dritti finchè la sterrata diventa un sentiero e dopo poco tempo si arriva alla necropoli di Tre Ponti, con tombe a dx e a sx della strada che scende verso il Rio Maggiore. Se si prosegue sempre dritti sul tracciato della via Amerina si presenta l'ostacolo del ponte romano crollato sul Rio Maggiore: per attraversare quest'ultimo si deve scendere per un sentiero a dx dei resti del ponte e giunti sull'alveo del rio si noterà un ponticello fatto di tubi di ferro e assi di legno; attraversato il ponte si risale il pendio e si arriva subito alle tombe a portico n.11 e 10; seguendo ancora il sentiero per pochi metri si nota a sx la tomba 51 e fatta una svolta si giunge al rettilineo della via Amerina, con il basolato intatto e la sequela di tombe a dx e a sx (la citata necropoli di Cavo degli Zucchi).
La via Amerina prosegue poi, oltre la necropoli, verso Faleri Novi, dove, nei pressi del rio Calello (e del successivo rio Purgatorio), si possono osservare altre tombe.
Quando si è nei pressi del Rio Maggiore, se anzichè attraversare il corso d'acqua si prosegue il sentiero a dx (che costeggia la riva idrografica dx del rio) si può arrivare fino a Civita Castellana, in un ambiente naturale affascinante.
Per ulteriori dettagli rimando alla mia recensione del giugno 2016 sulla via Amerina (profilo censito su Trip sotto alla località di Civita Castellana).
Written 3 November 2020
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Le necropoli sono adatte a famiglie con bimbi di 4-5 anni?
Written 24 May 2023
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